Il vecchio e il mare – Ernest Hemingway

di TATIANA SANDROLINI – «Tutto in lui era vecchio tranne gli occhi che avevano lo stesso colore del mare ed erano allegri e indomiti». Santiago, un vecchio pescatore cubano, è il protagonista del famoso romanzo di Ernest Hemingway Il vecchio e il mare (traduzione di Fernanda Pivano, Mondadori, pp. 124, € 12,00). È un vecchio magro e scarno, la sua pelle è segnata dai raggi del sole che si riflettono sul mare tropicale e le sue mani scalfite dalle dure lenze utilizzate quotidianamente.

L’uomo è amareggiato e abbattuto, poiché sono ottantaquattro giorni che non riesce a pescare nulla; la sua barca prende il largo ogni giorno, per poi tornare costantemente vuota.In Paese iniziano a considerarlo perseguitato dalla sfortuna, tanto che gli viene persino tolto il giovane apprendista Manolín, al quale il vecchio ha insegnato a pescare. Il ragazzo, nonostante questa imposizione, rimane molto legato al vecchio pescatore e cerca comunque di mantenere i contatti con lui e aiutarlo nei preparativi del materiale da pesca. Il giovane rappresenta un vero punto fermo per il vecchio, è il suo supporto, la sua speranza, è il suo conforto nei momenti di solitudine.

Un giorno il vecchio decide di tentare nuovamente la sorte e prende il largo per cercare di interrompere la sua serie negativa; dopo una lunga attesa, finalmente un pesce abbocca all’amo di Santiago: è un enorme marlin, un pesce grande e forte dai colori lucenti. «Fu la felicità sentire lo strappo lieve e poi qualcosa di duro e incredibilmente pesante».

Inizia in questo momento un vero e proprio duello tra il grosso pesce e Santiago, una lotta di sopravvivenza che durerà per ben due giorni. Il pesce traina al largo la piccola barca con il pescatore, allontanandola sempre più dalla riva; il vecchio ora è completamente solo, senza l’aiuto del ragazzo, costretto a far fronte a tutte le sue forze e a mantenere la mente lucida.

Riuscirà Santiago a vincere contro il marlin o ne usciranno entrambi distrutti da questa lotta? Potrà il vecchio pescatore recuperare una reputazione fino a quel momento compromessa?

Nel corso degli eventi Santiago dovrà fare i conti anche con squali agguerriti che tentano di attaccare la piccola imbarcazione, eventi improvvisi che coinvolgono il lettore, tenendolo incollato alle pagine del libro,in preda all’angoscia e alla curiosità di conoscere l’esito della vicenda.

Hemingway ci presenta un romanzo breve, caratterizzato da uno stile asciutto ed esaustivo, mai prolisso; tutto questo rende Il vecchio e il mare ancora più diretto e incisivo. La terminologia e le pratiche tipiche della pesca mostrano la grande passione dell’autore per questo mondo, una realtà che rapisce e attrae il lettore già dalle prime pagine.

L’autore elogia il coraggio e la determinazione di chi lotta ogni giorno per sopravvivere, di chi affronta quotidianamente difficoltà e impedimenti e cerca di affrontarli al meglio, indipendentemente dal risultato, mantenendo sempre integrità morale e dignità.

In questo romanzo Santiago non lotta solo contro la Natura, possente e spietata, che lo porta allo sfinimento fisico e psicologico; egli lotta anche contro se stesso, si batte per una rivincita, aggrappandosi a tutta la sua forza interiore e al suo orgoglio.

La solitudine in cui si trova il vecchio nel mare lo obbliga a interfacciarsi con la sua anima, a far fronte ai propri pensieri, spesso rumorosi e pesanti come macigni, tanto da richiedere sforzi disumani per fronteggiarli. Forse è per questo che spesso si teme la solitudine, uno stato quasi irreale in cui dobbiamo fare i conti con il nostro vero io.

Il marlin rappresenta qualsiasi ostacolo, dolore o paura che nella vita siamo prima o poi chiami ad affrontare. Il pescatore vuole conoscere il suo nemico, sapere contro si sta battendo; poter quantificare il dolore o comprendere l’entità di quello contro cui stiamo lottando può fare una grande differenza. Il pesce è la fonte di vita del vecchio, non solo dal punto di vista alimentare essendo un pasto prelibato, ma anche perché battendolo può tornare a credere in se stesso, può tornare ad avere fiducia nelle sue capacità. Hemingway mette l’uomo di fronte ai suoi limiti, lo porta ad affrontare prove difficilissime, ma non gli permette mai di arrendersi perché «L’uomo non è fatto per la sconfitta. Un uomo può essere distrutto, ma non sconfitto».

In questo romanzo l’uomo non è nemico della natura, ma parte integrante di essa; il vecchio rispetta il marlin, così come le leggi del mare e degli altri animali che incontra. Santiago tratta il pesce come un suo pari ed è pronto ad accettare l’esito della dura lotta, qualsiasi esso sia:

«Mi stai uccidendo, pesce, pensò il vecchio. Ma hai il diritto di farlo. Non ho mai visto nulla di grande e bello e calmo e nobile come te, fratello. Vieni a uccidermi. Non m’importa, chi sarà a uccidere l’altro». Il vecchio e il mare

Tatiana Sandrolini Il vecchio e il mare

(www.excursus.org, anno IX, n. 86, settembre-ottobre 2017) Il vecchio e il mare