Kazuo Ishiguro vince il Nobel per la Letteratura 2017


Kazuo Ishiguro, scrittore di origine giapponese (è nato a Nagasaki l’8 novembre del 1954) naturalizzato britannico, ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2017. Leggendo la motivazione, ha meritato il riconoscimento perché «nei suoi romanzi di grande forza emotiva ha scoperto l’abisso sottostante il nostro illusorio senso di connessione con il mondo». Il suo stile, ha dichiarato Sara Danius, segreteria dell’Accademia di Svezia, «è un mix tra Jane Austen e Kafka, con un po’ di Proust».

In Italia i suoi libri sono editi da Einaudi: Un pallido orizzonte di colline (1982), Un artista del mondo fluttuante (1986), Quel che resta del giorno (1989, vincitore del Booker Prize), Gli inconsolabili (1995 e 2012), Quando eravamo orfani (2000), Non lasciarmi (2006) e Il gigante sepolto (2015). Nel 2009 ha pubblicato una raccolta di racconti (Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo) e sono sue anche le sceneggiatura La musica più triste del mondo (2003) e La contessa Bianca (2005).

Inoltre, i romanzi Quel che resta del giorno Non lasciarmi hanno avuto trasposizioni cinematografiche. Nel primo caso, film diretto da James Ivory con Anthony Hopkins ed Emma Thompson; nel secondo, con la direzione di Mark Romanek e un cast formato, in particolare, da Carey Mulligan, Andrew Garfield e Keira Knightley.

Nel 2015, dopo dieci anni, è Kazuo Ishguro torna al romanzo con un’opera spiazzante: una storia mitologica, ambientata nella Britannia del  V secolo, con orchi, draghi e giganti, sulla scia di Tolkien.

Per la raccolta Notturni vinse, nel 2009, la sesta edizione del Premio “Tomasi di Lampedusa”: giunto in Italia per la cerimonia, ebbe a dire: ««So poco sugli autori italiani, ma quelli che ho letto tendevano tutti ad essere siciliani. Il Gattopardo è, a mio avviso, il solo romanzo scritto in italiano che può affiancarsi ai grandi capolavori sociali realisti scritti in russo, francese e inglese. Lo collego ai grandi romanzi realisti del diciannovesimo secolo di Tolstoj, Eliot, Stendhal eccetera, e sono contento che non sia stato influenzato dal modernismo» [1].

       

La redazione

NOTA BIBLIOGRAFICA Kazuo Ishguro

[1] – SALVATORE FERLITA, Ishiguro: vi racconto la mia Sicilia, in la Repubblica, 08 agosto 2009.

(www.excursus.org, anno IX, n. 86, settembre-ottobre 2017) Kazuo Ishguro