Libri scolastici: autori di best-seller dietro le quinte

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di STEFANIA BOSCHINI – Tutti noi nella vita abbiamo avuto a che fare con i libri scolastici. Quei “mattoni” che ci hanno accompagnato durante la strada del sapere, che si sono visti cosparsi di colori fluorescenti, scarabocchi, dediche, ripagati poi con la vendita se non chiusi in scatoloni nelle nostre cantine.

Non siamo più di fronte al Giannetto di Parravicini, né al testo unico vigente negli anni del fascismo e nemmeno al sussidiario; oggi gli zaini sono colmi di manuali specializzati per ogni materia ma, nonostante siano ricchi di nozioni basilari per lo sviluppo della conoscenza. Nonostante l’importanza fondamentale per la formazione dei ragazzi, i libri per la scuola non suscitano più l’attenzione di un tempo, è come se fossero “un dato di fatto”: sono pochi coloro che si interessano al complesso lavoro che precede la pubblicazione di un libro di testo.

Eppure – come evidenzia Michele Smargiassi su la Repubblica – ci sono alcuni autori di libri scolastici che non hanno nulla da invidiare ai più conclamati scrittori di best seller di narrativa e saggistica, ma sottolinea Gian Arturo Ferrari, direttore generale della Mondadori, abitano «la faccia nascosta della luna editoriale».

La maggior parte di essi lavora nelle scuole, perciò conosce i giovani, come Massimo Bergamini, ex professore di fisica alle Magistrali che, alla richiesta dalla casa editrice Zanichelli di creare un manuale di matematica, rispose: «la matematica fa paura solo se non è spiegata bene. Io credo di saperlo fare, non insegno allo scientifico, so cosa vuol dire insegnare a tutti e non solo a chi ha talento». Dopo 30 anni, metà degli studenti delle superiori studiano sul suo testo.

Tra i manuali di letteratura italiana, quello di Guido Baldi ha ormai superato due milioni e mezzo di copie vendute. E nella fisica, troneggia il manuale di Ugo Amaldi (collaboratore di Enrico Fermi!), con più di cinque milioni di copie, mentre, in tema di filosofia, non ha rivali quello di Nicola Abbagnano, aggiornato con dedizione da Giovanni Fornero. Spazio anche per le sorprese: Marcello Sensini, autore di una diffusissima grammatica, è in realtà lo pseudonimo di Federico Roncoroni. E che dire di Alessandra Terrile? La Pearson la contatta per proporle un manuale di latino, lei propone un’innovativa antologia di letteratura (Il più bello dei mari) e vende subito 50mila copie.

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Tratto comune è il fatto di esser libri che nascono “in classe”, con la costante ricerca di un linguaggio semplice e coinvolgente per gli studenti, «perché – sottolinea ancora Smargiassi – il libro di testo è alta “editoria di progetto” […], non è più il romantico parto di una mente geniale, ma un oggetto culturale collettivo. Sono macchine concettuali complesse di testi, immagini, titoli, dove la struttura, i colori, perfino la carta, incidono sul risultato».

Inoltre, le leggi di concorrenza, in questo settore, sono differenti da quelle della narrativa, tenendo in considerazione che sono i professori a scegliere quale testo è più adatto per il percorso degli alunni: del resto, afferma Giuseppe Ferrari, direttore editoriale della Zanichelli, «i libri scolastici sono come farmaci: chi li prescrive non è chi li usa, ma devono far bene».

Stefania Boschini

(www.excursus.org, anno VIII, n. 75, settembre 2016)