Intervista alla regista Anita Gallimberti


di CARLA MAISTRELLO – A Rosolina Mare di Rovigo, incontriamo la regista adriese Anita Gallimberti che, molto gentilmente, ci concede un’intervista.

Buongiorno Anita, siamo a conoscenza dei suoi molteplici interessi. Come scrittrice ha scritto un epistolario e poesie d’amore raccolte nel libro “Batticuore”, racconti per bambini, tra cui la fiaba “La bella storia del merlo Lillo”, è scultrice di opere in legno spiaggiato…

Buongiorno Carla.
Sì, la mia vita è un po’ movimentata, trovo stimolante cambiare, rimettermi in gioco. Soddisfazioni, delusioni e aspettative… mi accompagnano da sempre.

Oltre ad essere scrittrice, scultrice, organizzatrice di eventi, è stata anche giornalista televisiva.

Mi impegnai per anni in collaborazioni giornalistiche con testate televisive locali. Fui una delle prime reporter polesane, oltre vent’anni fa, ad usare la videocamera con cui registravo i miei servizi e le interviste. In seguito ebbi la possibilità di esprimermi ideando format televisivi: Happy Days, Polesine e dintorni, Stessa spiaggia stesso mare.
Contemporaneamente aprii un’agenzia matrimoniale ad Adria, la mia città, con sedi anche a Sottomarina e Mestre.

Perché?

Perché sono un’inguaribile ottimista e romantica. Credo che l’amore sia il principale fondamento della nostra vita. Desideravo aiutare cuori infranti e sospiranti a trovare la felicità nell’amore. Soddisfatta dei risultati organizzai nella mia città l’evento culturale “Adria In Love”, per raccontare l’Amore e le sue diverse sfaccettature.

Successivamente, per gradi, diventa sceneggiatrice, regista e produttrice di cortometraggi locali. Quali sono le tematiche delle sue produzioni?

La violenza sulle donne nello spot Io e nel corto l’Arcobaleno nelle donne presentato a Venezia nel 2013, rivalutato e selezionato dal Ministero delle Pari Opportunità a Roma. Conseguentemente sono stata invitata a presentazioni, conferenze, dibattiti sull’argomento anche nelle scuole, pensando di poter aiutare donne e ragazze, vittime di soprusi anche familiari, a sviscerare le loro problematiche spesso represse. In Amore nascosto vi è il tema dell’omofobia, in Sulle ali delle farfalle la violenza sui minori, in Abbassa il gomito – yes to life e Quando arrivano gli angeli, realizzato nel 2015 e presentato a Venezia e Sassari, il tema è quello della dipendenza, in Condividi il bullismo e cyber-bullismo, in Vita da cani gli animali presentati come vittime di abbandono, in Agonia del mare il disastro ambientale, in Mare nostrum la strage dei migranti, in Guardati il turismo sessuale. E poi vorei ricordare anche Trovo sempre la tua mano, girato per gli amici del Parkinson, La prevenzione ti salva la vita, per la LILT Rovigo, e Donare è amore, per la FidasPadosPolesana…
Nell’ultimo cortometraggio, Meravigliosa terra, sono mie le riprese effettuate nel territorio del Delta del Po, in Polesine. Così pure nel video Un volo sul Delta, dove ho utilizzato anche riprese aeree.

È evidente, nelle sue produzioni, l’interesse scenografico per il territorio del Delta.

Ho riscoperto la bellezza della mia terra mai osservata così profondamente, e con essa le tradizioni locali, culturali e popolari inserite in parte nel mio ultimo lavoro. Mi emoziono tuttora perché scopro sempre qualcosa di nuovo. Mi dispiace che questo territorio non sia valorizzato come meriterebbe.

Chi sono i suoi attori?

 Cerco l’autenticità, perciò scelgo attori di “strada” per esprimere al meglio la concretezza e la spontaneità che caratterizzano le genti e l’ambiente polesano. Mi piace coinvolgere attivamente la cittadinanza, i cantanti e gruppi musicali, in parte sconosciuti, che compongono le colonne sonore per le mie produzione. I messaggi passano anche attraverso la musica.

L’intenzione è quella di lanciare messaggi e di fare emergere artisti ignoti?

 I miei corti hanno uno scopo sociale, inoltre mi piace offrire delle opportunità, comunque reciproche. Realizzai uno spettacolo, qualche anno fa, intitolato “Le vie della vita” nel quale, con soddisfazione, riuscii a coinvolgere tutte le discipline dell’arte: ceramisti, pittori su tela, su legno, scultori, ballerine classiche, danzatrici del ventre, cantanti lirici e moderni, hip hop. Nella mostra d’arte “Maison desArts” le artiste femminili furono protagoniste: fu un grande successo!

Complimenti Anita, per l’impegno sociale e la passione dedicata particolarmente a valorizzare un territorio, il Delta del Polesine, l’incanto e la storia di questi luoghi ancora in parte sconosciuti.

Grazie Carla. Le mie produzioni si possono vedere nel web con YouTube e Facebook, e mi auguro possano varcare i confini del Polesine.

Intervista a cura di Carla Maistrello

(www.excursus.org, anno IX, n. 80, febbraio 2017)