Donne e uomini. Si nasce o si diventa? – Raffaella Rumiati

rumiatidonneuominisinascedi MONICA CATTABRIGA – Tra i temi di attualità più dibattuti negli ultimi anni, spicca a gran voce quello delle diversità tra i sessi. Donne e uomini. Si nasce o si diventa? (il Mulino, pp. 132, € 9,80) è un breve volume, inserito nella collana Farsi un’idea, che propone un attuale e interessante percorso mirato a delucidare alcuni aspetti delle ricerche scientifiche sulle differenze tra donne e uomini. Uno degli scopi dell’autrice Raffaella Rumiati, docente di Neuroscienze Cognitive alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, è quello di dimostrare che molto spesso gli scienziati, in questo ambito, conducono studi in maniera non oggettiva, finendo così per pregiudicarne i risultati finali.

Le donne e gli uomini possono considerarsi diversi da un punto di vista prettamente biologico, e quindi per un fattore naturale, oppure per un’influenza esterna data dall’ambiente in cui vivono? «Individuare le cause che determinano le differenze tra i sessi non è un esercizio puramente accademico: attribuire la responsabilità all’una o all’altra causa può avere conseguenze di natura politica, sociale ed economica per tutti» (p. 14). La Rumiati ci invita, fin dalle prime pagine, ad allontanarci da un approccio riduzionista sull’argomento e tutto il suo studio si sviluppa attorno a tale premessa.

La differenza tra donne e uomini, quindi, è una questione culturale o naturale? Partendo da questo quesito di base, l’autrice ci “accompagna” in dieci brevi (ma intensi) capitoli lungo il complesso percorso dello sviluppo dell’essere umano. La primaria differenziazione genitale fa da apripista, i geni e gli ormoni giocano un ruolo fondamentale nella formazione dell’apparato riproduttivo di ogni singolo individuo. Ma cosa succede quando nel nostro organismo si ha una produzione anomala di ormoni? Entra così in campo la tematica dell’intersessualità, che si verifica quando il sesso fisico e il sesso genetico non coincidono. «Le alterazioni dei processi di differenziazione sessuale mettono in crisi i tradizionali concetti di maschile e femminile» (p. 23) afferma la Rumiati, sottolineando quanto sia sottile la linea che separa la nascita di un uomo da quella di una donna.

Esaurita la trattazione biologica nei primi tre capitoli del saggio, l’autrice ci introduce nello sviluppo del sistema nervoso centrale, esponendo non solo l’articolata morfologia del cervello, ma anche alcuni dei maggiori studi condotti negli ultimi secoli. La teoria principale che viene qui esposta è quella di Paul Broca, a proposito della grandezza del cervello nei due sessi: presentando una massa cerebrale minore le donne sono meno intelligenti degli uomini. Uno studio, quello di Broca, che è stato smentito negli ultimi decenni grazie all’applicazione della risonanza magnetica all’anatomia del cervello, la quale ha evidenziato che l’unica differenza tra i due sessi, a livello cerebrale, è la sostanza grigia in alcune zone.

Come stanno le cose, invece, in ambito cognitivo? Le donne sono più portate ad avere una migliore padronanza del linguaggio? Gli uomini sono davvero più aggressivi rispetto al sesso femminile? Tra i due sessi è quello “debole” che prova più dolore? A queste domande l’autrice cerca di dare una risposta proponendo diversi studi, confrontandoli tra loro e fornendo, in modo semplice e preciso, i dati ricavati dai suddetti studi tramite grafici, tabelle e immagini.

La trattazione della Rumiati, che mantiene fluidità e chiarezza di linguaggio, non si ferma qui e si conclude con due capitoli nei quali vengono presi in considerazione gli aspetti socio-culturali riguardanti le differenze tra donne e uomini. Si può dire, ad oggi, che i sessi siano diversi tra loro come in passato? Sono più proficue le classi miste o le classi separate? Due interrogativi a cui risponde, sempre attraverso studi e ricerche, grazie ai quali emerge che, spesso, le donne hanno un profitto inferiore rispetto agli uomini se l’ambiente che le circonda è loro sfavorevole. Un esempio riguarda la matematica: lo stereotipo, che vede le donne meno abili degli uomini in tale disciplina, tende a influenzare le loro capacità fino al punto di far loro ottenere punteggi più bassi ai test rispetto ai compagni del sesso opposto.

Nonostante la complessità degli argomenti trattati, non sempre di facile assimilazione, l’autrice è stata capace di costruire un percorso coerente ed abbastanza esaustivo, che è in grado di avvicinare alle neuroscienze anche i neofiti. Il continuo utilizzo di dati e statistiche può risultare talvolta borioso, ma la Rumiati è riuscita ad affrontare molteplici temi, non limitandosi alla presentazione di teorie altrui, ma esponendo anche la sua personale opinione, mettendo in guardia il lettore di fronte alle insidie presenti in una scienza che, troppo spesso,finisce per essere riduzionista.

Donne e uomini. Si nasce o si diventa?è un volume alla portata di tutti che non può assolutamente mancare nella vostra libreria personale.

Monica Cattabriga

(www.excursus.org, anno VIII, n. 76, ottobre 2016)